SOCIETA’ BENEFIT
Che cos’è una Società Benefit?
La Società Benefit, particolare figura sociale introdotta nel nostro ordinamento giuridico con la Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, commi 376-384, è una società che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, persegue anche una o più finalità di beneficio comune e opera in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.
Cosa dobbiamo intendere con l’espressione “finalità di beneficio comune”?
Con questa espressione si intende il perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica delle società benefit, di uno o più effetti positivi e/o la riduzione degli effetti negativi, su una o più categorie di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività delle società, quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile.
Come diventare una società benefit?
La società benefit deve indicare, nell’ambito del proprio oggetto sociale, le finalità specifiche di beneficio comune che intende perseguire.
Pertanto la società che vuole diventare una società benefit deve:
- procedere alla modifica dell’atto costitutivo e/o dello statuto, nel rispetto delle disposizioni che regolano le modificazioni del contratto sociale o dello statuto applicabili al tipo di società;
- depositare le modifiche iscritte e pubblicate nel rispetto di quanto previsto per ciascun tipo di società.
Come si identifica una società benefit?
La società benefit che intende rende noto il suo status può introdurre, accanto alla denominazione sociale, le parole: «Società benefit» o l’abbreviazione: «SB» e utilizzare tale denominazione nei titoli emessi, nella documentazione e nelle comunicazioni verso terzi.
Organizzazione interna di una società benefit
L’organizzazione interna di una società benefit, fermo quanto disposto dalla disciplina di ciascun tipo di società prevista dal codice civile, prevede l’individuazione di uno o più soggetti responsabili a cui affidare funzioni volte al perseguimento delle suddette finalità.
Adempimenti della società benefit
Il riscontro dell’effettivo perseguimento del beneficio comune è rilevabile dalla relazione annuale che la società benefit è tenuta a redigere e ad allegare al bilancio societario.
La relazione annuale prevede:
- la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni attuati dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di beneficio comune e delle eventuali circostanze che lo hanno impedito o rallentato;
- la valutazione dell’impatto generato utilizzando lo standard di valutazione esterno previsto dall’Allegato 4 della Legge n. 208 e che comprenda le 4 aree di valutazione previste dal successivo Allegato 5 della predetta legge;
- la descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio successivo.
ATTENZIONE!
E’ essenziale che la società benefit che si definisce tale e che utilizza lo status di società benefit nei rapporti con i terzi deve a tutti gli effetti di legge perseguire il “beneficio comune” e poter dare prova dell’effettivo perseguimento mediante dimostrazione di aver attuato tutte le disposizioni sopra riportate.
Diversamente, la società benefit che non persegua le finalità di beneficio comune è soggetta alle disposizioni di cui al decreto legislativo 2 agosto 2007, n. 145, in materia di pubblicità ingannevole e alle disposizioni del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206.
Perché diventare una società benefit?
L’introduzione nel nostro ordinamento giuridico della figura di società benefit costituisce un decisivo segnale di partecipazione del nostro paese a quello che potremmo definire un vero e proprio “movimento economico/ideologico” su scala mondiale che di fatto in Italia aveva già preso piede anche anteriormente all’entrata in vigore della disposizione normativa in commento.
Essere, o diventare, una società benefit significa quindi prendere parte ad un processo evolutivo dell’economia nazionale volto a creare una situazione di Welfare non solo aziendale (anch’esso obbiettivo ancora in divenire nel nostro paese) ma anche e soprattutto sociale.
È bene precisare che la disciplina non dispone, per queste società, alcun particolare vantaggio (come benefici fiscali, sgravi contributivi, agevolazioni finanziarie, eccetera).
Le statistiche
Oggi in Italia risultano operanti 32 società benefit, di cui 17 già esistenti anteriormente al 2016 e 15 costituite in seguito all’introduzione normativa in commento.
Si tratta di 31 S.r.l. e di una S.p.A., localizzate prevalentemente al Nord e composte per lo più da un esiguo numero di soci, operanti in un vasto range di settori merceologici e di solito dotate di un capitale sociale compreso tra i 10.000 e i 100.000 euro.